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All'interno del contesto europeo l'Italia si caratterizza per un livello di partecipazione associativa medio-basso e per un forte peso della componente adulta e maschile. Tuttavia se nel contesto della "prima repubblica" il dato appariva legato alla presenza di reti associative collaterali ai partiti di massa, ora questo tipo di informazione merita di essere reinterpretato alla luce della crescente individualizzazione della società italiana e dei mutamenti socio-politici degli ultimi due decenni. Il volume assume come punto di osservazione i circoli giovanili dell'universo ARCI, associazione collaterale per antonomasia che ha mantenuto livelli costanti di adesione, arrivando in talune aree a duplicare gli iscritti. Ad essere centrale è l'indagine dei motivi per cui i circoli giovanili siano capaci di diventare mediatori fra ARCI e il mondo dei giovani in senso ampio. Comprendere i circoli giovanili, la loro composizione e il loro sentire significa quindi gettare una luce importante sulle tendenze con le quali ARCI in particolare ma più in generale tutto il mondo dell'associazionismo - dovrà confrontarsi nel prossimo futuro. L'obiettivo è quindi quello di raccogliere, mettere a sistema, verificare e confrontare i dati emersi nel contesto ARCI per offrire - attraverso la fotografia della realtà provinciale mantovana - chiavi interpretative utili all'associazionismo in senso ampio.