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Il cognitivismo ha dominato la psicologia nella seconda metà del secolo scorso e tuttora ha una grande influenza. Secondo tale prospettiva, l'attività mentale umana si spiega come la trasformazione degli stimoli in rappresentazioni simboliche che verrebbero manipolate, secondo procedure simili a quelle dei computer, per produrre le risposte osservabili. Questa visione dell'uomo è stata messa in discussione per vari aspetti. Ad esempio secondo alcuni l'attività psichica non dovrebbe essere vista solo come confinata all'individuo senza che si tenga conto dell'interazione sociale. Inoltre sottolineare tanto i processi cognitivi induce a trascurare la vita affettiva ed emozionale. Scopo di questo volume è fare il punto sulla vitalità dell'approccio cognitivista e di considerare in che modo esso si stia evolvendo nell'ambito della psicologia e delle scienze cognitive attuali. Verranno quindi esaminati i fondamenti storici, teorici e metodologici del cognitivismo con particolare attenzione alla metodologia simulativa, creata e resa possibile dal cognitivismo e che oggi, ormai svincolata dai presupposti di tale approccio, ha un posto di rispetto nel panorama delle metodologie a disposizione delle scienze psicologiche. Verranno poi analizzate le principali voci critiche verso la prospettiva cognitivista per valutare lo status dei possibili quadri teorici.