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Ludwig Wittgenstein afferma che i pensieri coraggiosi costano molto. Quest'opera mostra quel pensiero coraggioso attraverso il quale leggere, da più prospettive, l'internamento dei bambini nei manicomi. Pratica avvenuta dietro la maschera di una necessità inevitabile, da una lucida e determinata economia sociale, oggi ancora velata, e da una volontà, ai limiti del sadismo collettivo, che sembra ristagnare sul fondo d'un atteggiamento ancora dominante il nostro pensiero. L'omologazione allo 'schema' dell'uomo adulto sul mondo ha nascosto le biografie di bambini e bambine incapaci di corrispondervi manifestando attraverso l'internamento una cultura e una società ancora capaci d'utilizzare ragioni e pratiche dimentiche del bambino, dei suoi diritti, dei suoi valori, prive di sensibilità ai limiti dell'inciviltà nei confronti del più debole. Cultura e società, inoltre, che mostrano una carenza d'etica e d'estetica. Il testo, nella sua pluritematicità, si prospetta d'interesse per sociologi, epistemologi, psicologi, psichiatri, giuristi, estetologi, e studiosi del fenomeno, tutt'oggi persistente, della 'costruzione sociale e istituzionale' della devianza minorile.