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Questo saggio, che ha per oggetto lo studio della percezione visiva, tratta in modo unitario un tema che interessa discipline diverse, a partire dalla filosofia sino ad arrivare alla psicologia e alle neuroscienze, e veicola, attraverso l'esposizione organizzata in concetti chiave, la contaminazione tipica di saperi, aspetti e approcci distinti. L'indagine rivolta alla natura dell'esperienza percettiva pone in risalto come il trattamento dell'informazione non presenti una struttura monolitica, separata e gerarchicamente sottoimposta alle attività cognitive, ma possieda un'organizzazione composita e fluida, la quale riflette, anche ai livelli più bassi, la natura multicomponenziale dei processi di pensiero e le dinamiche tipiche della soggettività in azione. Includendo i risultati settoriali delle attuali ricerche empiriche, un'ampia parte del volume è dedicata alla difesa di un modello per il quale le nozioni di "purezza percettiva", "isolamento informazionale" e "vedere semplice" non sono accettabili per formulare un'analisi completa ed esplicativa del fenomeno della percezione visiva. L'intento è di riconoscere la vorticosa ciclicità che sorregge e nutre le relazioni tra percezione, cognizione ed azione.