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Composto a quattro mani, questo lavoro si inserisce a pieno titolo nel cammino aperto da Rodari e da Pennac per invitare tutti - ma soprattutto i più giovani - alla lettura. Al tempo stesso, vuole essere qualcosa di più, giacché il libro è solo uno dei suoi centri d'interesse. La tesi di fondo infatti si basa su due assunti: innanzitutto, la narrazione è un universo più ampio di quello della lettura, anche se entrambe rimandano a una relazione; in secondo luogo, leggere è un atto complesso che non solo allerta tutte le capacità di risposta del soggetto - dall'emozione all'intelligenza -, ma anche sollecita all'interpretazione di quanto viene narrato. La Parola acquista, in questa prospettiva, un ruolo centrale, mentre l'attività di lettura si estende dalla pagina scritta fino alla decodifica ed all'interpretazione del nostro universo interiore e del mondo esterno in cui siamo calati. Il libro, sulla scorta di questa tesi, si articola in due parti distinte ma complementari. Il tema conduttore di entrambe sta nella relazione educativa, di cui si studia e si ricerca l'efficacia nella prima parte, e che si iscrive nel quadro complesso della Scienza dell'educazione, nella seconda. Pertanto, il libro si rivolge a tutti i "curiosi" dell'universo educativo, e in particolare a educatori extrascolastici, a insegnanti che affrontano il tema della lettura e della motivazione al leggere in situazione scolastica e a genitori interessati a questo problema o a nonni e "tate".