Tab Article
I profondi mutamenti che si sono verificati nella società italiana da alcuni decenni a questa parte, che non potevano lasciare immune la famiglia di stampo tradizionale, hanno coinvolto in larga misura anche la figura paterna. Dalla riflessione e dal confronto su tale fenomeno è sostanzialmente nata l'idea di questo libro. Gli autori, infatti, si sono ritrovati a considerare la natura della relazione con i rispettivi genitori, uomini diversi tra loro, uno autoritario, l'altro troppo spesso assente, accomunati però da un atteggiamento di sostanziale distacco e di scarso coinvolgimento nei confronti dei figli e delle loro esigenze. A causa di un distorto senso dell'autorità e del pudore, infatti, l'amore per la prole veniva tenuto compresso per timore che la supremazia che essi incarnavano potesse essere messa in discussione. Oggi, lo scenario è radicalmente cambiato e la rivoluzione in corso ha scalzato i padri dal piedistallo su cui si erano da sempre collocati. Essi appaiono pertanto in crisi d'identità, la loro funzione è messa pesantemente in discussione e c'è chi si chiede addirittura se il loro ruolo sia ancora necessario. Eppure, è proprio in un momento di difficoltà come questo che il padre, se lo vuole, può appropriarsi di una nuova identità: più amorevole, partecipe ed efficace, esercitando la sua fondamentale funzione di educatore con quell'affettuoso trasporto proprio delle madri migliori, senza per questo perdere in autorevolezza e senza sentirsi sminuito nella sua maschilità.