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Non abbiamo bisogno di impararlo all'università: litigare è cosa che ci viene molto naturale, sin da bambini. Ma è davvero così? È come se vivesse in un perenne stato d'assedio, e quindi allerta tutti i propri sensi in vista della battaglia. L'esistenza diventa una sequela di allarmi. È sorprendente notare come gli interessati sembrino non accorgersene: per loro è normale comportarsi così. Anzi, queste persone si rafforzano nelle loro modalità, e trovano sempre occasione per attaccar briga, affinandosi nel litigio istintivo e becero. Con queste premesse, dove si può arrivare? Vivere la vita sempre in trincea genera uno stato d'animo infelice, concentrato più sulle cose storte che sulle positività. Ogni minimo fatto offre lo spunto per un nuovo irrigidimento. E si affilano le armi di continuo. Invece, attraverso la lettura di questo volume riuscirete non solo a rispondere alle domande ma a mettere in atto tutti questi atteggiamenti: quali possibilità abbiamo di vivere un po' meglio? come dare un'impostazione ragionata alle nostre argomentazioni? e come trarne indicazioni utili per litigare un po' di meno? o per riuscirci meglio, quella volta che ci debba capitare. Infine, quando proprio non potremo farne a meno, come scendere sul terreno del confronto senza imitare Rambo?