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Vi sono dei libri, a volte anche dei piccoli libri, che entrano nella storia e quasi senza rendersene conto la cambiano, la fanno vedere da un'altra prospettiva e concepiscono nuove conquiste di civiltà. L'opera di Henry Dunant, presentata in una nuova e radicale edizione critica con il testo originale a fronte, è sicuramente uno di questi: Un Souvenir de Solférino è la pietra miliare della nascita della Croce Rossa Internazionale, ne è il seme fecondo e l'anima profonda. Un piccolo-grande classico del pensiero e dell'azione con una storia travagliata e complessa alle spalle. Il Souvenir narra la battaglia combattuta il 24 giugno 1859 fra l'esercito franco-sardo e quello austriaco e passata alla storia come battaglia di Solferino e San Martino. Dalle sue pagine emerge un drammatico appello all'umanità a favore della fratellanza, dei più deboli, dei feriti e dei morti che la società produce "volontariamente" con le proprie opzioni politiche. Sorta di manifesto, senza volerlo essere, dei malati, dei mutilati, degli ignoranti, dei moribondi, degli uccisi, degli scannati, lo scritto di Dunant è l'esaltazione della femminilità, in un contesto sociale in cui attribuire l'aggettivo femmineo a un evento o a un individuo equivaleva a bandirlo dalla convivenza civile.