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Dal 1975 la Libreria delle Donne è un luogo speciale di Milano dove si vendono solo libri scritti da donne. La scelta di aprire una libreria per un sesso "senza scrittura e assente dalla storia" costituiva all'epoca un gesto "sovversivo" che rispondeva all'esigenza di diffondere, discutere e approfondire il "nuovo" che le donne pensano e scrivono, perché divenisse ricchezza collettiva. Da allora, la Libreria delle donne di Milano è uno spazio fisico e simbolico in cui molte donne (e da qualche tempo anche alcuni uomini) si incontrano per dare vita ad un originale laboratorio di pratica politica. Dalla metà degli anni Ottanta la Libreria costituisce uno dei punti di riferimento più significativi del femminismo italiano e internazionale. Questa monografia propone una ricostruzione storica dei suoi primi 30 anni e una riflessione sull'attualità politica della teoria-pratica della differenza sessuale, a partire dai documenti prodotti e raccolti dalla Libreria e dalle voci di alcune delle protagoniste di questa storia, che non è affatto conclusa.