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Dopo un fatato corso di "Programmazione neurolinguistica e comunicazione", guidato da una psicoterapeuta di enorme talento e un notevole team di professionisti, la protagonista di questa storia "assiste" a un incredibile sbocciare del proprio sé. Grazie al rapporto stabilito con la terapeuta nel setting, riesce per la prima volta nella sua vita a liberare ed esprimere pienamente le sue emozioni, riappropriandosi di una parte della mente continuamente inespressa o negata. Ma il testo ha anche una componente ironica non trascurabile: si raccontano infatti le gesta semiserie di corsisti che, da controllati colleghi, diventano autentici amici, nonché gli allegri retroscena del prima, durante e dopo un viaggio psicoterapeutico di successo.
