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Perché il numero due di Hezbollah sembra all'improvviso scomparso nel nulla? Che fine ha fatto quello che è considerato il più pericoloso terrorista sulla piazza mediorientale? È da questa notizia arrivatale da Jan Coetzee, trafficante d'armi sudafricano e suo informatore, che nel gennaio 1999 il vice caposezione per il Medio Oriente del Sis Cecile Barret dà il via a Shadow. Lavorando praticamente da sola su tracce debolissime e indizi ancor più evanescenti, snobbata dal suo capo e anche, come scoprirà, deliberatamente sabotata, Cecile arriva a delineare i contorni di uno spaventoso disegno che, nel puntare a colpire gli Stati Uniti con un attentato spettacolare e sanguinario quanto nessun altro mai prima, mira a saldare il terrorismo tradizionale col nuovo "marchio" di Al-Qaeda. Mentre tra Afghanistan, Pakistan, Turchia, Libano, Egitto, Germania, Italia, Svizzera, Spagna e Stati Uniti il mostro inizia, indisturbato, a prendere forma concreta, l'indagine di Cecile appare sempre più una corsa disperata, contro il tempo e contro lo scetticismo generale. Un incubo infinito, fino al risveglio. In un soleggiato martedì di settembre del 2001. L'11.