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"Quando mi chiamavano, facevo oscillare per l'ultima volta l'amato albero e, appena si fermava, scendevo lentamente ed era come se stessi tornando da un altro mondo per atterrare su Greenlandia, magica, profumata e dolce terra natia". Sospesa nel tempo e nello spazio, Greenlandia accoglie ricordi vividi e colorati dell'infanzia dell'autrice avvolgendoli nella materia dei sogni, quella che plasma e modella la realtà donandole le pennellate decise e affettuose di una tenera nostalgia per un tempo e un luogo che difficilmente si potranno ritrovare. Luoghi, personaggi, ma soprattutto caratteri e sensazioni si riaffacciano alla memoria di chi li ha vissuti, e alla fantasia per noi che scopriamo questa terra da favola eppure reale per la prima volta sfogliando e leggendo avidamente le pagine di questo appassionato collage di rimembranze. E ci sembrerà di essere nati e cresciuti anche noi proprio lì, tra il bosco della Vala e il leccio, e di sentire il rumore degli zoccoli di legno dei bambini che giocano.
