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"Questo non è soltanto un romanzo, cioè un esercizio di fantasia e di ricordi. È anche un suggerimento culturale e pedagogico per l'eventuale e paziente lettore. Alcuni anni fa scrissi un saggio 'La nuova cultura dei sentimenti', seguì il romanzo 'Diario di un amore grande'. I due romanzi si integrano con il mio saggio sopra menzionato. Evidenziano, cioè, quanto sia ancora lunga la via da percorrere per conoscere e, poi, ispirarsi a una nuova cultura dei sentimenti. È un tentativo ambizioso. Mi auguro che il lettore sia almeno indotto a riflettere e ad approfondire questo tema cruciale. Da esso, infatti, dipendono la nostra libertà e felicità. Come afferma Jung, malgrado l'immensa estensione in superficie della psicologia scientifica, non è neppure iniziato un processo di liberazione da quelle montagne di pregiudizi, che sbarrano l'accesso alla conoscenza dell'anima nella sua verità. Per cui - rileva Jung dinnanzi alle difficoltà dei rapporti affettivi e tra i sessi continuiamo ad applicare, con disastrosi risultati e grandi sofferenze, metodi medioevali, se non addirittura dell'età delle caverne." (Giorgio Sangiorgi)
