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Una penna, un quaderno, una porta chiusa a chiave. L'adolescenza comincia così. E, impietosamente, diventa giovinezza. Comincia così quel male di vivere, sottile e violento, che è registrato in queste cinquantuno fotografie dell'anima, scattate dall'autrice, tra i suoi quindici e diciannove anni. Semplicemente, è vero. Nudo, infatti, quando compare, è l'odio. Fragile il sogno. Liquide le lacrime. Fisico il freddo. Ma non altrettanto semplice è la ricerca di identità, sottesa a queste pagine. Perché già molte sono le parti scomposte del sé che entrano in gioco.