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"L'incipit della silloge di Carlo Sommaruga fa da filo conduttore all'intero lavoro e, nel contempo, ci indica la giusta strada nell'interpretazione delle sue liriche. La sua poetica non vive di artifici formali, né, tanto meno, di lunghe e pesanti elucubrazioni mentali o di dialettiche che trascendono la vita vera. Al contrario, i versi che nascono liberi dalla penna di Sommaruga sono e vogliono essere fortemente ancorati al mondo in cui l'autore vive e opera, narrano delle emozioni dell'essere umano, dei sentimenti che si agitano all'interno del suo animo, raccolgono tutti gli stimoli che incontrano sul loro cammino per riversarsi, poi, sulla carta, sulla pagina bianca. La poesia è una voce che nasce dal profondo, dall'anima delle persone che sono in grado di coglierla e può e deve essere anche ammonimento morale, insegnamento per chi legge." (dalla prefazione)