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È un placido pomeriggio dell'estate del 1959 a Sunnylakes, California. Sotto un sole caldo, tra le villette a schiera, le limpide piscine e i giardini curati, sembra impossibile che possa accadere qualcosa di brutto. Eppure non è così. Quando Ruby arriva a casa degli Haney, una delle ricche famiglie bianche presso cui lavora come domestica per qualche dollaro l'ora, si accorge subito che qualcosa non va. La casa è vuota e silenziosa, se non per il pianto di una delle bambine, abbandonata nella culla. L'altra figlia, invece, è sola in giardino: qualcuno le ha detto di aspettare fuori. Aprendo la porta della cucina, Ruby si sente svenire: una grossa macchia di sangue occupa il pavimento della stanza, altrimenti immacolata. E della padrona di casa, Joyce Haney, non c'è traccia. Ruby viene arrestata e portata in cella. D'altronde, una domestica nera non può che essere la prima sospettata. Ma persino la polizia deve ammettere ben presto che la ragazza non c'entra nulla. O forse sì? Forse, quella donna spaventata sa meglio di chiunque altro cosa succede davvero dietro le tende delle perfette famiglie di Sunnylakes. Ed è per questo che il detective Michael Blanke chiederà proprio il suo aiuto per risolvere il caso. Ma in una società fatta di apparenze e pregiudizi, a volte la scelta migliore è restare invisibili... e tenere per sé i propri segreti.