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Dalla penna del Cardinal Martini una riflessione su cosa significa la "scelta della fede" per l'uomo contemporaneo. Il fatto stesso che si parli di "credere" e non di proclamare senza dubbi l'esistenza di Dio, significa riconoscere che si tratta concretamente di un atto, di una scelta consapevole, che non è semplice conoscenza deduttiva, ma coinvolgimento di tutto l'uomo in una personale dedizione di cuore, mente e spirito. C'è in noi un ateo potenziale che grida e sussurra ogni giorno le sue difficoltà a credere, come l'apostolo Pietro che non esita a seguire e amare Gesù con entusiasmo ma anche a tradire di fronte al pericolo.