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L'8 giugno 1924 gli alpinisti inglesi George Mallory e Andrew Irvine lasciano la loro tenda sulla parete nord dell'Everest e cominciano l'ascensione verso la vetta più alta del mondo, ancora inviolata. Attorno a mezzogiorno vengono avvistati a 240 metri dalla cima, ma poco dopo scompaiono, inghiottiti da una bufera di neve. Che cosa ne è stato di loro? Sono stati costretti a desistere o hanno portato a termine la loro impresa, precedendo di ventinove anni Sir Edmund Hilary e lo sherpa Tenzing Norgay? Nel 1999 una spedizione sponsorizzata dalla BBC si avventura nel cuore dell'Himalaya per far luce sulla fine dei due scalatori e permette a Peter Firstbrook, uno dei partecipanti, di scrivere una nuova pagina nella storia dell'alpinismo.