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Romano Conti, pratese "doc", ha conosciuto i grandi successi economici degli anni Ottanta e la bruciante recessione della seconda metà dei Novanta. Uomo di ampie vedute, generosità e disponibilità, riesce a creare un impero per poi vederlo distrutto dalla realtà politica del paese, in un clima avvelenato dai sospetti nati con Tangentopoli. Raggiunto il fondo del baratro, inizia una faticosa risalita armato di coraggio e determinazione. La sua storia è ripercorsa attraverso gli avvenimenti e, più ancora, attraverso i sentimenti: soddisfazioni, orgoglio, affetti familiari, ma anche amarezza, umiliazione, sofferenza fisica. Dopo profondissime, ingiuste ferite l'autore ha ritrovato la pace di chi ha agito coerentemente in piena coscienza e, facendo i conti con la memoria, ha raccontato con serenità una triste pagina della nostra storia.