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"È difficile capire come tutto si sia formato nella mia mente. Da bambino essere vicini di casa di quella donna è stato come subire lo stillicidio del suo veleno." La morte della compagna di studi Camilla stimola nell'io narrante una lunga riflessione sulla propria infanzia. Una discesa nel passato dominato dalla vicina di casa, Agatha, una figura grigia e malvagia: così crudele da avvelenare il marito, da stravolgere la mente della madre del protagonista spingendola al suicidio. Poi, avendo vinto il primo premio alla lotteria, Agatha ha raggiunto il suo amante in Sud America. Che fortuna sfacciata! Da far pensare che il male, il male assoluto, possa veramente pagare: un pensiero che porta con sé conseguenze imprevedibili, agghiaccianti...