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Sul finire degli anni '50 un bambino di dieci anni varca il cancello di un seminario, affascinato dal sogno di diventare sacerdote. Ben presto prende consapevolezza che essere un bravo seminarista significa piegarsi ad una educazione ispirata a un modello ascetico di disprezzo del corpo, all'ossessione del peccato, alla repressione sessuofobica degli istinti e dei sentimenti. Il protagonista condivide con i suoi amici i momenti divertenti, ma anche drammatici, della vita in comune e si accorge che in quel luogo, dove si dovrebbero mettere in pratica gli ideali evangelici di fratellanza e carità, si verificano al contrario dei maltrattamenti, che arrivano fino alle percosse, da parte di alcuni superiori nei confronti dei più deboli. Una serie di imprevedibili vicende lo porta a mettere in discussione il Dio delle certezze del catechismo e delle preghiere rituali e a cominciare un nuovo rapporto, critico e problematico, con un Dio a cui si confidano i propri dubbi e si fanno delle domande. Oltre il cancello è un romanzo di formazione umana, religiosa e sentimentale, dove si racconta la crescita di bambini e la maturazione di adolescenti in un ambiente molto particolare, fino ad ora poco conosciuto e rappresentato. Se le vicende narrate sono immaginarie, lo sfondo storico della fine degli anni '50 è ricostruito con precisione, con riferimenti allo scandalo dei concubini a Prato e a quello di Esperienze pastorali di Don Lorenzo Milani.