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Il "beccacciaio" non è un cacciatore comune. Sarà per la difficoltà di rintracciare e poi abbattere quella "regina del bosco" dal frullo rapido come un battito d'ala di farfalla. O per la necessità di instaurare una perfetta intesa di sguardi e tecnica con il compagno a quattro zampe. O forse per le circostanze del tempo atmosferico, che solo in certi momenti dell'anno, a determinate temperature e al soffio di particolari venti favoriscono l'incontro. Frutto di questa attesa lunga un anno è quel sentimento unico e strano, inspiegabile, che investe il beccacciaio quando riesce a incarnierare il piccolo uccello: quel sentire morire una parte di sé insieme al pugno di piume stretto tra le mani. In questa breve raccolta di racconti vibra la testimonianza sincera e appassionata di chi da tempo vive la "contraddizione di amore e morte" che alberga nel cuore del cacciatore, rendendolo fatalmente prigioniero, dalla prima battuta di caccia fino al resto della sua vita.