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Il volume propone pratiche e metodologie di didattica partecipativa delle lingue finlandese e neerlandese, fondate sui principi del cosiddetto active/cooperative learning, in alcuni casi grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie: dall'e-learning al teletandem, passando per il gioco del Taboo, la simulazione del talk-show e il diario di apprendimento, fino alla traduzione a prima vista e al canto in classe. All'università italiana prevale il cosiddetto apprendimento trasmissivo, imperniato sulla lezione frontale, ma tale modello va integrato con approcci cooperativi che mettano al centro gli studenti, sempre più desiderosi di uscire da un ruolo passivo e di mettere in gioco tutte le proprie competenze. Ciò è importante per innovare e implementare la didattica, ma anche per migliorare il clima delle lezioni, con elementi interattivi e ludici che contribuiscono a rasserenare il contesto didattico, superare paure e inibizioni e aumentare la motivazione di docenti e studenti. In questo senso la (glotto)didattica praticata in Finlandia, Paesi Bassi e Belgio ha molto di utile e di stimolante da offrire, trattandosi di culture da molti anni all'avanguardia nella riflessione e nelle tecnologie pedagogiche.