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Un afoso pomeriggio di giugno del 1981 il piccolo Alfredo Rampi precipita in un pozzo artesiano nei pressi di Vermicino, fuori Roma. Ora dopo ora, in quel budello ci finisce tutta l'Italia. In televisione va in onda una diretta non stop che ipnotizza la nazione intera, per poi lasciarla inebetita e depressa quando il finale non sarà quello atteso. A quarant'anni dalla tragedia, il libro di Massimo Gamba restituisce in maniera efficace, documentata e fedele le drammatiche ore che videro susseguirsi i tentativi di salvataggio, indagando al contempo le implicazioni mediatiche, sociali e politiche della vicenda. Ne viene fuori una folgorante istantanea dell'Italia di quel periodo, a cavallo tra arretratezza e modernità.