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«Questo libro me lo hanno ispirato alcuni eventi e momenti che ho vissuto. Al tempo del mio servizio militare dell'Ottobre 1969, dopo qualche giorno ch'ero giunto alla Caserma del CAR di Oneglia di Imperia, mi s'accosta un'altra recluta per chiedermi qualcosa, con un atteggiamento che tradiva ancora timore e tremore, ma anche sicura fiducia. Mi disse che aveva bisogno di un favore particolare, che solo a me si sentiva di chiederla. "Ieri ho ricevuto - cominciò mostrandomela - questa lettera della mia ragazza". Abbassò gli occhi a terra e continuò: "Io non so leggere". E allungandomela aggiunse: "Ma la puoi leggere tu? Solo di te io mi fido". Mi assalirono dei brividi, che mi ritornano ancora ora al solo ricordare questa storia. Abbassai la testa anch'io verso terra per non tradire la commozione, che sentivo assalirmi dentro. Gliela presi e iniziai lentamente. La ragazza, prima del solito inizio: "Caro...", aveva premesso alcune righe preliminari in alto, che ricordo ancora bene, come stampate nella mia memoria: "Non so chi sia tu che leggi questa lettera al mio ragazzo, ma so che se lui si è rivolto a te per questo è perché si fida totalmente di te..."»