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"La nemesi. Ipoteca sull'immortalità, primo volume della trilogia Il banchetto degli immortali, è un romanzo autobiografico che Dmitri Aleksandrovic Bystrolëtov, una delle più importanti spie russe del periodo tra le due guerre mondiali, ha scritto per testimoniare il suo arresto, gli interrogatori e le torture subiti durante il periodo delle "purghe" staliniane, seguiti da una ventennale condanna alla detenzione nei gulag sovietici, insieme ad alcuni ricordi della sua attività spionistica. Il romanzo, basato su fatti veri, costituisce un'interessante testimonianza di prima mano, ovviamente filtrata dall'ottica dell'autore, mosso dal proposito di "poter poi consegnare, in un indeterminabilmente lontano futuro, nelle mani di persone a me ignote, un materiale di prima stesura veridico e preciso sul quale poter svolgere eventuali elaborazioni letterarie e compiere indagini sociologiche e storiche". Ottimo scrittore, ha saputo creare dialoghi efficaci, scene vivide e intense e ci affida riflessioni e ricordi di grande interesse per il lettore contemporaneo "su di un'epoca violenta, difficile e magnifica", come la definisce lo stesso Bystrolëtov.