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Un assistente universitario, Rino Tebani, che sprofonda nel gorgo nero dell'alcol e del fumo dopo la perdita violenta della moglie incinta Livia e della madre Gemma. La duplice tragedia lo precipita nelle tenebre della mente e gli ravviva gli incubi vissuti da ragazzo per un trauma che lo aveva marchiato a fuoco. Incapace di reagire ai colpi del destino, Rino diventa vittima del mal di vivere, ignora il precipizio che gli si apre davanti e si abbrutisce. Assalito dai fantasmi del passato, soggiace ad una sofferenza intrisa di pulsioni laceranti che lo spingono verso una deriva raggelante e solitaria. Da "bella testa" diventa una "mela marcia" della sua Facoltà, dove opera in un team guidato da un "barone" borioso, che angaria sia gli studenti sia gli assistenti. Il buio mentale è un protagonista del libro: invade Rino, in primo luogo. Ma anche le altre figure di primo piano: il presunto padre aguzzino, la psichiatra che lo aiuta a fugare temporaneamente gli spettri senza evitargli nuove angosce, Livia e Gemma. Prefazione di Renato Minore.