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"Ritengo che i cimiteri di guerra sono simili a campi di grano falciati ancora verdi": con queste toccanti parole, l'autore introduce il suo volume che, dopo una disamina dei fatti storici che portarono alla Grande Guerra, descrive il "problema" dell'individuazione di luoghi degni per la sepoltura delle migliaia di caduti, indicando e descrivendo i sacrari italiani partendo dal Sacello del Milite Ignoto. Una sorta di viaggio nella Storia e nelle storie di tanti, come quella delle undici salme riesumate per individuare tra loro quella destinata al Sacello della capitale, o la storia della "madre" Maria Bergamas. Corposa è la documentazione relativa ai Sacrari militari di Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige. Con queste pagine, adeguatamente illustrate, Mazza intende celebrare, nell'anno del Centenario della deposizione del Milite Ignoto, il sacrificio, il valor militare e l'umanità di coloro che patirono e offrirono se stessi alla patria.