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Il volume offre un incrocio di sguardi critici sulle rotte percorse dall'opera dantesca nelle letterature straniere. A settecento anni dalla sua morte, la voce di Dante continua a oltrepassare confini permeando immaginari lontani, in un incedere di evocazioni, traduzioni, interpretazioni e riscritture. I venti saggi qui presentati tratteggiano un itinerario di esplorazione delle tracce dantesche nelle tradizioni letterarie di Albania, Svezia, Francia, Cuba, Polonia, Stati Uniti, Germania, Argentina, Danimarca, Scozia, Inghilterra e Messico. Le diverse latitudini abbracciate si articolano in una raccolta di studi che dall'epoca moderna confluisce nell'estremo contemporaneo, calibrando nuovi orizzonti e prospettive nello sconfinato territorio della critica dantesca. Gli autori e le autrici illuminano storie di ricezione, riletture e dialoghi intertestuali nei quali la memoria della Commedia si riconfigura in un'inesauribile pluralità di scritture, di cui si intende consegnare in queste pagine uno sguardo di carattere esplorativo e non antologico. La parola di Dante attraversa lingue e universi letterarioculturali senza tradirsi ma conoscendo nuove fioriture: confermandosi una parola necessaria, profetica e viva.