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Dopo l'indagine su l'Uomo di Mare' (Tarchna - Suppl. 5, 2017) si propone un altro problematico personaggio di spicco della storia sociale e culturale di Tarquinia di epoca orientalizzante, una 'domina' che venne sepolta in un grande tumulo non lontano dall'abitato. Dall'insieme dei dati archeologici si delinea, oltre alla figura femminile che dovette godere di acclarato prestigio nella società del tempo, anche un rituale di alto profilo. La donna venne condotta alla tomba adagiata su un carro a due ruote simile al carpentum romano riservato alle matrone. Sia gli oggetti di corredo sia quelli di ossequi posteriori in massima parte sono di pregio: vasi in ceramica dipinti e soprattutto buccheri tra i quali spiccano due scuri. Altri reperti sembrano indicatori significanti. Alcune figurine muliebri 'buccheroidi' con le braccia ripiegate sotto i seni hanno indotto a supporre che la defunta sia stata onorata con danze funerarie. Un gruppo di plettri di avorio potrebbe supportare l'ipotesi interpretativa. Sulla camera sepolcrale vigilavano due leoni ruggenti.