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La riedizione delle Lettere meridionali di Pasquale Villari, reinterpretate in chiave pedagogica, si colloca nel filone delle "pedagogie sommerse", ossia, di quelle riflessioni e pratiche formative che non sono state ancora adeguatamente valorizzate dal punto di vista educativo. A più di cento anni dalla sua scomparsa, è opportuno riproporre la lezione etico-politica di Villari, in quanto lo studioso napoletano ha avuto sia il merito di profondere il suo impegno civile per il superamento della questione sociale e territoriale nell'ottica dell'effettiva unificazione nazionale, sia la capacità, grazie al suo approccio globale, di inquadrare le tematiche scolastiche, educative e pedagogico-civili nel più ampio contesto dei processi sociali, economici politici e culturali.