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Il mito di Agarthi, il leggendario regno sotterraneo dove risiede il "Re del mondo", fonte di ispirazione per grandi autori, da Ossendowski a Guénon, è situato in questo trascinante romanzo in una Tuscia criptica e fascinosa. Dal Südfront dell'ultimo conflitto mondiale, ove il feldmaresciallo Albert Kesselring e l'Ahnenerbe (la nazionalsocialista "Società di ricerca dell'eredità' ancestrale) spasmodicamente bramano l'ingresso al regno sotterraneo e al popolo che lo abita, i cui occulti poteri sarebbero in grado di rovesciare le sorti del conflitto ormai già perso, l'intreccio si sviluppa fino ai nostri giorni. Per una caccia al tesoro che si rivelerà piuttosto come una catabasi, una vera e propria discesa agli inferi. Archeologia, storia, esoterismo, avventura sono il "milieu" per lo sfrenamento di passioni umane fra le quali la cupidigia è sovrana.