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Non esiste un paese che non ha storia: senza storia non ci sarebbe identità e neppure consapevolezza per andare avanti e migliorare. E anche Arcidosso, ovviamente, ha la sua storia: quella relativa al periodo medievale ben descritta nel libro "Il Castello di Arcidosso e la Valle dell'Ente" di Nello Nanni; quella "più generale" narrata da Gustavo Contri nel suo testo "Storia di Arcidosso" del 1890; quella riferita da Gino Ambrogi "Arcidosso e i Conti Aldobrandeschi" del 1928 ed altro. A tutto questo dobbiamo aggiungere la storia orale: una storia tramandata da padre e figlio, trasmessa di bocca in bocca, di generazione in generazione, alla quale, spesse volte, si sono aggiunti particolari, fatti o vicende non del tutto corrispondenti alla realtà. Purtroppo non sempre i fatti o le vicende tramandante oralmente corrispondono alla verità storica, pur avvicinandosi molto alla stessa.