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Nel corso della nostra esistenza ci sono tante "prime volte" di cui si ha un ricordo incastonato con precisione nel tempo: il primo cavallo a dondolo, il primo triciclo, la prima partita di calcio con maglietta, calzoncini e scarpette, il primo sparo col fucile da caccia, la prima rasatura del volto, il primo nodo alla cravatta, il primo "Borsalino" in testa... e così immagino: la prima bambola con i capelli biondi come i tuoi ed il vestitino rosso, la prima bicicletta senza le ruote laterali, il primo smalto alle unghie, il primo trucco, il primo mal di pancia che colorò di rosso le mutandine, le prime calze velate, i primi tacchi alti, il primo ballo... e chi sa quante altre "prime volte"?! Quando questi ricordi ti affiorano alla mente, li consideri con simpatia e piacevolezza e ti lasciano un senso di rimpianto e nostalgia. Ci sono poi altre "prime volte", più significative in quanto più personali, di cui non sono del tutto sicuro, data la mia situazione mnemonica, che siano veramente avvenute o se sono frutto di una prodiga fantasia o di un forte desiderio di protagonismo o di un esagerato senso di esibizionismo.