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Il breve romanzo pone l'attenzione sulle difficoltà nel trovare l'equilibrio tra moralità sociale ed etica individuale. Cronaca d'amore e droga, è un pezzo di Storia che il prezioso dominio della tecnica letteraria di Emilio Giovanneschi, ha fatto diventare un libro per la sua struttura e la preziosa esposizione. Il risultato dello scrittore si trova nelle pagine di questo romanzo breve, che pone l'attenzione nell'essenza archetipica e profonda dell'essere umano e le difficoltà per trovare l'equilibrio fra due spazi che si contrappongono: le incertezze, la lotta per individuare la ragione e il dibattito tra moralità sociale ed etica individuale che confronta l'essere dell'individuo con il mondo materiale. Non c'è differenza tra l'amore carnale, l'amore per le arti o per il pensiero, e la necessità di esternarli fondendo due corpi fisici, o quello che sono, in una sola realtà: il nostro paradiso. Un paradiso che sfugge alla ragione, che non ha regole condivise e che ci attira perché è la nostra Età dell'Oro: l'Origine. Ecco perché non è possibile trovare le spiegazioni, fuggire tra la morale e l'amorale, o tentare di chiarire la coerenza dell'ordine nel caos della coprotagonista, o il disordine nell'armonia vissuto dal protagonista. (Prefazione di Mercedes de Caso Bernal)