Tab Article
Da cinquecento anni il Principe funziona come una sorta di specchio nel quale non cessa di riflettersi la coscienza occidentale, proiettando sulle parole di Machiavelli ansie, ossessioni, speranze, paure. Politica e morale, mezzi e fini, il partito come moderno principe, l'emergere dello Stato, la politica come tecnica, i fantasmi del totalitarismo... In quanto presunto fondatore della modernità politica, Machiavelli entra obbligatoriamente in qualsiasi discorso filosofico sulla vita associata. Eppure, questo successo ha avuto un prezzo considerevole. Chiosato, interpretato, adattato e spesso anche violentato, il Principe ha troppo spesso finito per smarrire la propria fisionomia e assumere quella dei suoi ammiratori o detrattori. Questa edizione del cinquecentennale nasce precisamente dall'auspicio di favorire una nuova intimità con un grande classico più citato che letto, anzitutto giovandosi di una versione in italiano moderno appositamente realizzata da Carmine Donzelli.