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È ormai da circa un decennio che il dibattito culturale registra un ritorno del materialismo; ritorno che si delinea innanzitutto come un suo aggiornamento ai temi contemporanei (post-umanesimo, ecologia, femminismi), compiuto attraverso la riattivazione di quella materia che il materialismo in qualche misura si porta sempre dietro, nelle declinazioni filosofiche come negli usi politici. Pur inserendosi in questo movimento diffuso, il volume prova a riconfigurare i termini del dibattito attraverso uno spostamento prospettico: da un centro unico - la materia, che nella sua pervasività rischia di descrivere un determinismo in grado di trasmettersi dalla dimensione fisica a quella sociale, politica, estetica - ci si muove verso due fuochi, la materia e la forma. La scommessa è che dalla lunga vicenda filosofica di questi due concetti affiorino dei momenti in cui la loro dialettica lascia intravedere percorsi differenti rispetto a quelli che si sono dati storicamente, e configurazioni inedite di senso capaci di plasmare un materialismo che non cerchi solo la legittimazione materiale di lotte e pratiche, ma che trovi anche le parole e gli strumenti per immaginarne di nuove.