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Lo sentite il vento che passa tra le antiche rovine greco-romane, che corre fra i pini e sfiora il Santuario della Madonna nera che si affaccia sul mare? È lo stesso che per secoli hanno sentito coloro che sono passati da Tindari, un luogo magico, dove passato e presente si abbracciano e si fondono armoniosamente in un'atmosfera senza tempo. È quello stesso vento udito da Dionisio I durante la fondazione della città, lo stesso che sospinse la navi romane contro quelle cartaginesi, lo stesso che suggerì i versi a molti scrittori, da Cicerone a Quasimodo a Camilleri. Ed è quello stesso vento, che si trascina dietro la dolce melodia del mare cristallino e i ricordi di un passato indelebile nella memoria, a ispirare i poeti che si fermano ad ascoltare la sua voce.