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Morgia, inizi del '900. Nascere con una voglia del colore di una fragola matura non è già un buon auspicio, chiamarsi poi Armida, come la maga pagana e ammaliatrice della Gerusalemme Liberata, in un antico paese superstizioso e pieno di pregiudizi, non fa che peggiorare la situazione. Neanche l'essere battezzata con altri nomi cristiani potrà mai togliere il sospetto su di lei, che crescerà additata come la figlia di Satana.