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"Questo libro è nato dalla richiesta che mi è stata fatta da un ragazzo del Sud, a me molto caro: "Mi devi dire qualcosa di tuo padre, perché io porto il suo nome ma non so niente di lui". Così, mentre lui mi accompagnava in macchina da Napoli a Sorrento, gli ho raccontato la storia di mio padre: la storia cioè di un piccolo uomo del Sud che era riuscito a farsi una posizione di prestigio a Roma, sorretto solo dall'amore per la sua famiglia e dal suo caparbio impegno professionale. Quando siamo arrivati a Napoli, lui ha detto: "questa storia la devi scrivere, perché io me la voglio ricordare". Così l'ho scritta per accontentarlo. Come era inevitabile, la storia di mio padre se ne è tirata dietro molte altre, con cui era stata intrecciata. Ma quando ho finito di scrivere, ho scoperto di avere recuperato un enorme patrimonio familiare; e mi sono resa conto con stupore che durante questo percorso avevano finalmente trovato pace anche certi spezzoni irrequieti e vaganti del mio cuore. Se questo libro, nato quasi per scherzo, potesse invogliare anche uno solo dei suoi lettori a intraprendere lo stesso percorso, allora non sarebbe inutile pubblicarlo."
