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Passione, gelosia, sofferenza, rabbia, e ancora desiderio, estasi: il poeta descrive l'altalenarsi dei suoi sentimenti sconvolti dall'incostanza della sua donna. Con uno stile essenziale e attualissimo, erede della raffinata civiltà? letteraria alessandrina, Catullo ci apre una finestra emozionante sulla società romana di fine repubblica, sui suoi amori e sulla sua sensualità. "Dicevi un giorno che il solo Catullo, Lesbia, tu conoscevi e non volevi Tenere eccetto me nemmeno Giove. Ti amai non come il popolo l'amica, Ma come il padre ama i suoi figli e i generi. Ma adesso ti conosco; se anche brucio Di più, mi sei molto più vile e abbietta. «Come» chiedi? L'ingiuria spinge chi ama Ad amar di più, ma a voler meno bene".