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Sotto i monti celesti si stende la grande pianura padano-veneta, quella dei campi sterminati di un tempo, delle città fiorite d'arte e di storia e, oggi, delle zone industrial-artigianali, delle villette a schiera, dell'infinita periferia, degli onnipresenti centri commerciali, dei campanili appena visibili sopra caseggiati cadenti o di ultima generazione. Fra i monti e il piano giace una sottile striscia di territorio: è la fascia pedemontana del Veneto. Qui, fra brandelli di campagna che ancora conservano, seppur deturpati, i tratti di un tempo e un mondo che corre, vorticano, sussultano, si muovono i protagonisti di questi dodici racconti. Una raccolta che vuole essere uno sguardo sul nordest di oggi, sospeso fra passato e presente, sovente smarrito, alla ricerca di una dimensione e di un'identità, travolto da quello che Zanzotto chiamava 'progresso scorsoio' ma al contempo pervaso di feroce malinconica poesia.