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Racconto storico, fantastico, metaforico o vagamente autobiografico, anche se ambientato nel primo Seicento? Apologo, romanzo di formazione o letteratura di viaggio? Sì, c'è tutto questo dietro la storia del giovane Tòni, che dalle montagne oggi chiamate Dolomiti si reca a Venezia e poi nel remoto Oriente, ove sboccerà l'amore per Fariba. Un viaggio lungo e singolare, in compagnia del magister Gualterus, alla ricerca della Pietra Filosofale e della Città della Luce ovvero della scienza e della giustizia... Ma c'è soprattutto il piacere di raccontare, inserendo nel tessuto narrativo ricordi personali e familiari, reminiscenze storiche e letterarie, e poi riflessioni semiserie e provocazioni etico-politiche. Ne risulta una sorta di puzzle che offre differenti chiavi di lettura, non ultima quella filosofica. L'autore è un vecchio belumàt (pardon, bellunese) che ha scelto di restare anonimo.