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La vita del medico Demetrio Naranzi (Zante, 1763 - Pisa, 1810) fu semplicemente straordinaria.Le sue vicissitudini furono infatti legate ai momenti giovanili di Ugo Foscolo. Le disillusioni del trattato di "Campoformio" portarono i due "cugini" a militare su fronti divergenti i cui riflessi si colgono nelle Ultime lettere di Jacopo Ortis. E se per il Poeta la ricerca intellettuale e politica andava incentrandosi sui destini dell'Italia, per Demetrio si era aperta la cogente questione dell'indipendenza della Grecia, la quale aveva trovato il prodromo nella Repubblica delle Sette isole ioniche (1800-1807) istituita sotto il protettorato della Russia imperiale.Accanto alle funzioni di ambasciatore a San Pietroburgo e di console generale russo per i porti italiani, Naranzi fu anche protagonista di un grande avvenimento medico-scientifico, l'estesa campagna di vaccinazione contro il vaiolo effettuata in Friuli nel corso del 1801.Con le sue continuità e le sue cesure, il prima misconosciuto microcosmo transnazionale di Demetrio Naranzi contribuisce ora a restituirci una fase storica complessa, drammatica e fondamentale.