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"Occhio di portico" è un romanzo giallo ambientato negli anni Duemila in una città della provincia padana che sarà teatro di una intricata storia prodiga di misteri. I personaggi si muovono con ambiguità tra le vie del centro storico, caratterizzate da un susseguirsi di palazzi d'epoca e da suggestivi portici. Il protagonista, un architetto quarantacinquenne, dopo la morte prematura dell'adorata moglie, passa la maggior parte delle giornate nel suo studio, in un centralissimo occhio di portico. Saranno l'arrivo di una "strana" coppia che abiterà l'appartamento sopra lo studio del nostro protagonista e l'apertura di una sartoria gestita da una piacente sarta ad animare improvvisamente l'occhio di portico. I rumori, le voci e i litigi provenienti da pareti e solai lasceranno intuire la nascita di torbide tresche fra i nuovi arrivati. Tra convenevoli, confidenze, pettegolezzi e bugie, complice la solitudine, l'architetto inizia a fantasticare, immaginando scenari colmi di misfatti che decide di confidare a un amico fedele: il suo Diario. "Ci saranno dei delitti!" Continuerà a ripetersi. Ma saranno soltanto fantasie? Oppure si sta per ordire un'inaspettata e oscura trama?