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"Questo poema è un'invocazione, è un sussurro e non un grido d'aiuto, ci ricorda che vivere come le rondini ai limiti dei tetti è rischioso ma essenziale, vivere è 'una strana storia di ali'. [...] Il poeta ci svela la sua 'infanzia ai piedi del letto', il suo canto d'anima, il suo toccare a mani nude il bisogno, e gliene siamo grati, distratti anche noi, spesso, dal rumore delle stanze accanto, dalla compagnia fittizia che non ci soddisfa e che vuole convincerci che è da là dentro che si vivrebbe il reale" (dalla prefazione di Sergio Romanelli).