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Carlo Maria Martini non può essere definito un pedagogista, ma i suoi scritti e la sua vita riflettono un pensiero pedagogico notevole, che pone al centro la figura del Maestro. Quel Gesù di Nazareth che convinse (e convince) nel segno dell'amore e della libertà: "Se vuoi, seguimi". L'essenza della sua pedagogia, infatti, si rispecchia nella seguente affermazione: "Non mi preoccupo di nessuno, purché sia in cammino". Che dice della speranza socratica che l'altro faccia della propria vita una ricerca indefessa. Più in generale: di una speranza per e nell'a(A)ltro. Un a(A)ltro, anzitutto, da ascoltare. Poiché l'ascoltare costituisce "la pienezza dell'uomo".