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La narrativa breve è sicuramente uno dei generi preferiti da Giani Stuparich (1891-1961), come attestano le varie raccolte di racconti che egli pubblica dal 1929 al 1950 e che contribuiscono, tra l'altro, all'affermazione del termine "racconto" su quello di "novella". Sembra opportuno, pertanto, per cercare di ridefinire il profilo di questo autore, proporne quattordici racconti, mai ripubblicati dopo la morte del loro autore: nove sono scelti fra quelli del 1929 e del 1935 e cinque sono selezionati, come è chiarito nella Nota al testo, dalle raccolte successive (L'altra riva, Stagioni alla fontana, Ginestre). Se ne ricavano, pur nella diversità delle situazioni specifiche, corrispondenti alla molteplicità e varietà della vita che la narrativa breve mette in scena, dei tratti comuni, che determinano, fra i racconti del 1929, uno short story cycle, e, ancora, echi e suggestioni moderniste.