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Numerosi atti notarili, redatti dai canonici del capitolo cattedrale nella Congregatio fratrum Sancti Pauli, documentano un'assidua frequentazione di rapporti nella protocapitale normanna di Aversa tra la classe dirigente laica e gli ambienti ecclesiastici. Il collegio sacerdotale aversano poggiava su autonome vincolanti strutture gerarchiche e svolse, analogamente ai canonici regolari e la Regula canonicorum di Anselmo da Lucca, un'intensa attività pastorale sul piano della cultura e della socialità, con intenti caritativi e di formazione spirituale di vescovi diocesani. Nei primi duecento cinquant'anni di storia della Diocesi si contano diciotto vescovi tra metà di secolo XI e fine del XIII. Se ne riporta qui l'ordine di successione, sinora apparso un problema di non facile soluzione. I primi vescovi del sec. XI furono nominati, e più di una volta consacrati, dal papa, dopo che per un certo tempo furono i canonici della Congregatio a provvedere alla loro nomina, misurandosi con i detentori del potere politico.