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Negli ultimi dieci anni il filosofo tedesco Peter Sloterdijk ha sempre più conquistato la ribalta della scena intellettuale tedesca ed europea. I suoi saggi spaziano dall'estetica alla teoria dei media, dalla religione all'antropologia, dalla globalizzazione alla tecnica. È presente in essi un filo conduttore, o le sue sono da considerarsi incursioni rapsodiche nei differenti campi del sapere? La tesi di questo libro è che esistano due fili conduttori nella filosofia di Sloterdijk: il soggetto e l'esercizio. Attraverso un percorso cronologico e genealogico l'opera di Sloterdijk viene qui interrogata per mostrare connessioni e discrepanze tra questi due grandi temi, al fine di comprendere grandezze e limiti costitutivi della "filosofia dell'esercizio" elaborata da uno dei più originali interpreti della contemporaneità.